Descrizione
Educato al culto della Patria, informò ad esso ogni suo atto e per esso divenne esempio insigne di cosciente audacia e di ogni altra più bella virtù militare, di cui dette prova costante negli aspri e sanguinosi combattimenti, ai quali prese parte. In una situazione di estrema gravità, mentre l’uragano di fuoco nemico si abbatteva con formidabili effetti sulla posizione occupata dai suoi uomini, con straordinario coraggio accorse dall’uno all’altro punto della fronte ad incitare, col fascino del proprio esempio e con la sua calda parola, i soldati che l’adoravano ed a confortare feriti e morenti. Premuto da ogni parte dagli attacchi delle incontenibili soverchianti forze avversarie, perduti quasi tutti i suoi dipendenti ed essendo egli stesso in procinto di essere catturato, impugnando un fucile, con sublime fierezza si difese dai nemici, che lo serravano da presso, finché ripetutamente colpito, gloriosamente cadde, spirando col nome d’Italia sulle labbra. – Quota 1152 – Cesuna (Asiago), 31 maggio – 3 giugno 1916.