Descrizione
“Soldato valoroso, pronto ad ogni sacrificio, otteneva dopo vive insistenze di partecipare volontariamente al combattimento, anziché assolvere le sue normali funzioni di telefonista. In due giorni di aspra lotta nella bufera, in alta montagna, contro posizioni ben fortificate e strenuamente difese, era esempio di cosciente audacia, di insuperabile tenacia e sprezzo del pericolo nel portare una cannone fin sotto le feritoie di un forte presidiato dal nemico. Gravemente ferito in più parti del corpo ed agli occhi, non cessava di trasfondere il suo fervido entusiasmo nei compagni. Al posto di medicazione, mentre gli venivano asportati entrambi gli occhi, esprimeva solo il rammarico di non poter più seguire i commilitoni, ormai prossimi alla vittoria. In seguito, minorato nel fisico, non nell’ardore guerriero, dava mirabili prove di alto spirito di corpo, di caldo cameratismo, di sublime attaccamento a quel dovere militare cui, senza un lamento, aveva fatto dono della vista. – Piccolo S. Bernardo – Forte Traversette, 21 – 22 giugno 1940”.