Descrizione
Capitano pilota comandante di una squadriglia di nuova formazione dislocata nella Sirtica, ne ottenne in breve tempo una magnifica preparazione materiale e morale, trascinandola poi con l’esempio e l’entusiasmo alle più ardite imprese durante un ciclo intenso di attività di guerra. Il giorno 12 aprile del 1929, la fuciliera avversaria colpiva il suo apparecchio e lo costringeva a scendere lontano da ogni sperabile soccorso (bir Ziden). Rapidamente circondato da preponderanti forze, rispondeva alle intimidazioni di resa, incitando i compagni di equipaggio alla estrema difesa ed egli, per primo, ne dava l’esempio riuscendo in impari lotta ad infliggere al nemico sensibili perdite fino a che, esaurite le munizioni, veniva sopraffatto e catturato. Tempra romana di soldato e di comandante, sopportava con fierezza al grido di "Viva l’Italia" gli oltraggi della barbara ferocia dei ribelli sino al sacrificio della giovane vita.
Bir Ziden (Deserto Libico), 12 maggio 1929