Descrizione
Durante un attacco portato da soverchianti forze nemiche alla caserma di un piccolo distaccamento isolato di finanziari di cui faceva parte, concorreva con tutti i compagni alla strenua disperata resistenza protrattasi per oltre le tre ore. Rimasto il solo superstite dell’eroico manipolo, esaurite le munizioni e le bombe a mano, impavido tra le macerie dell’edificio quasi completamente distrutto dai ribelli con una mina e già in preda alle fiamme, piuttosto che cedere alle intimazioni degli assalitori che ammirati di tanto ardimento gli offrivano un’onorevole resa, si lanciava risolutamente nel rogo, preferendo alla unica speranza di vita, la sorte dei camerati caduti attorno a lui nel nome d’Italia per la gloria della Patria immortale. – Tsangarada (Grecia), 22 marzo 1943.