Descrizione
Catturato da militari tedeschi ed internato in un orribile campo, malgrado sottoposto a sempre crescenti atti di forza, privazioni, disagi inauditi e fame spaventosa, continuò per sette mesi a rifiutarsi coraggiosamente di collaborare con le forze armate nazifasciste, respingendo il rimpatrio immediato ed altri vantaggi che gli sarebbero derivati, per non venir meno, rispondeva esplicitamente, al giuramento di fedeltà. Tenne sempre elevata la fiaccola dell’onore e del dovere anche nei compagni di captività. Duramente per ciò fiaccato nel corpo, mai nello spirito, fu fatto morire di fame e di stenti, negandogli qualunque assistenza sanitaria. Fino all’agonia inquorò i compagni alla non collaborazione per non spergiurare e si spense rivolgendo il pensiero alla Patria ed alla famiglia, proclamandosi fiero di appartenere all’rma dei carabinieri. Esempio mirabile di fermezza, di carattere e di altissimo sentimento del dovere, dell’onore e di sacrificio.- Dobrota (Cattaro- Dalmazia), settembre 1943- 20 aprile 1944.