Descrizione
Già premiato per atti di segnalato valore, ferito e fatto prigioniero, affrontando quasi sicura morte, si liberava, e non ancora guarito, tornava a sua domanda, al comando della sezione mitragliatrici, tenendolo con singolare bravura. In una prima azione, dando prova di perizia e di coraggio mirabili, distruggeva e costringeva alla resa numerose mitragliatrici avversarie. Procedendo innanzi con la sua sezione, ricuperava due nostre batterie cadute nelle mani dei nemico, e ricevuto ordine di ripiegare, si ritirava per ultimo. Due giorni dopo dava nuove fulgide prove di eroismo, snidando il nemico che ostacolava l’avanzata delle nostre truppe. Caduti alcuni dei suoi serventi ed avute inutilizzate le armi, con una diecina di superstiti si slanciava all’assalto al grido di "Savoia!". Rimasto con pochissimi uomini, continuava a combattere accanitamente. Circondato dai nemici, rifiutava di arrendersi, finché colpito a morte esalava sul campo la sua anima eroica.
Sovilla-Casa Pin, 16-18 giugno 1918