Descrizione
"Ingegnere ed assistente universitario, noto in tutto il veneto come il leggendario "Renato", fondatore e comandante della Brigata "Silvio Trentin", univa all’audacia, all’iniziativa, il supremo disinteresse, la competenza tecnica, la fede animatrice. Organizzatore ed esecutore di importanti atti di sabotaggio contro obiettivi nemici, suscitava l’ammirazione degli alleati che più volte citavano le sue gesta alla radio. Imprigionato una prima volta mentre soccorreva un compagno ferito, riusciva abilmente ad evadere. Invitato ad abbandonare Padova si opponeva, continuando la sua opera quantunque venisse posta una forte taglia sulla sua persona. Tratto in una imboscata per tradimento, rifiutava la resa ed impegnava strenuo combattimento. Colpito e catturato, sottoposto per due giorni ad indicibili torture, non si lasciava sfuggire notizia alcuna e, dalle sua labbra morenti, uscivano soltanto come una invocazione i nomi "Italia e Libertà", gli unici ideali che lo animarono nella lotta eroica. – Italia occupata (Veneto) settembre 1943 – gennaio 1945".