Descrizione
Entrava nelle file partigiane distinguendosi per capacità e ardire e partecipando a numerosi, duri combattimenti. Nel corso di una di queste azioni, alla testa di alcuni commilitoni, incurante del pericolo, si slanciava contro una forte colonna avversaria che aveva travolto un posto avanzato partigiano. Nell’impari lotta, circondato, resisteva intrepido fino all’ultima cartuccia infliggendo al nemico dure perdite. Catturato e sottoposto a torture e sevizie, malgrado la promessa di avere salva la vita, nulla rivelava che potesse tradire commilitoni e reparti partigiani. Condannato a morte, immolava la sua esistenza alla causa della libertà gridando fieramente: “Viva l’Italia”.
Pigna (Imperia), 2 settembre 1944 – Imperia, 10 settembre 1944 (D.P. 7 novembre 1969)