Descrizione
Comandante di un plotone carri d’assalto, si offriva sempre con generosa dedizione per l’assolvimento di ogni rischiosa impresa, con cosciente e sereno sprezzo del pericolo. Durante la battaglia di Catalogna benché ferito, insisteva ed otteneva di partecipare ad una nuova azione. Mentre stava per rientrare da una irruzione compiuta su pozioni nemiche, saputo che il proprio capitano era rimasto immobilizzato, col proprio carro affrontava decisamente il rischio di tentarne il salvataggio, malgrado il micidiale fuoco avversario ed il terreno difficile. Nel generoso tentativo, ripetutamente colpito, precipitava col carro in un profondo burrone dove, ferito e privo di sensi, veniva poi catturato, dalle truppe rosse. Interrogato dal capo di queste riaffermava fieramente la propria fede fascista, destando anche fra i nemici, rispetto ed ammirazione. Condotto dinanzi ad un plotone di esecuzione, affrontava stoicamente la morte, riconfermando ancora una volta la forte tempra del soldato italiano.
Spagna, aprile 1938 – gennaio 1939