Descrizione
Ferito gravemente due volte nella stessa azione, disdegnò ogni cura, animato dal solo pensiero di offrire alla Patria ciò che ancora gli rimaneva di forze. Fulgida figura di eroe, rimase imperterrito sulla posizione sotto l’infuriare dell’ira nemica, esempio di meravigliosa tenacia; finché colpito una terza volta e gravemente, trascinato al posto di medicazione, trovava l’energia di gridare di voler tornare ancora tra i suoi soldati. Audace tra gli audaci, temprato dal pericolo mortale più volte affrontato, abituato a volere per sé l’impresa più rischiosa e più ardita in tutti i combattimenti fu espressione di vero eroismo, trasfondendo col suo valoroso contegno, con la costante audacia la forza e l’energia nei suoi dipendenti.
Ponte di Vidor, Monfenera, Monte Asolone, 10 novembre-20 dicembre 1917