Descrizione
Ufficiale medico di un gruppo squadroni cavalleria coloniale, colpito mentre prodigava la sua assistenza ad un ufficiale ferito a morte, visto che altro camerata, pure ferito, si batteva con pochi animosi contro un soverchiante numero di ribelli, accorreva sanguinante per continuare la sua opera di generosa assistenza. Colpito nuovamente, non si arrestava ma, apostolo e soldato, conscio del sacrificio incombente, animava i combattenti e assisteva i feriti sui quali, colpito per la terza volta mortalmente, si abbatteva in sublime atteggiamento di eroica abnegazione e di suprema dedizione al dovere.
Cussaié (Scioa), 21 settembre 1939