Descrizione
Sempre primo in ogni impresa, durante un intenso bombardamento, colpito in pieno da una bomba che gli stroncava ambedue le gambe, rifiutava ogni cura, perché i medici non fossero distolti dall’assistenza al camerati feriti. Perfettamente conscio della imminente fine, invitava i presenti ad intonare gli inni dell’Italia fascista e spirava esclamando: “Direte per me al Duce che ho dato tutto quello che potevo e mi dolgo solo di non poter dare di più”. Sublime esempio di forza d’animo e di elette virtù di soldato e di cittadino.
Quota 1045 (Fronte greco), 16 febbraio 1941